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Caso 9 L'odissea dei disabili a scuola

Page history last edited by Sabrina Saba 8 years, 11 months ago
 

 

Disabilità:

 

 

storie di ordinaria diversità

 

 

 

 

L'odissea dei disabili a scuola

 

 «Le ore di sostegno per mio figlio le ho contrattate, come se fossi al mercato»

 

E’ il caso di Patrizia, una donna che vive a Bergamo ed è la mamma di Matteo, 12 anni, affetto da  disturbo dello spettro autistico associato a psicosi.

«Una bambino difficile - spiega - che ha bisogno di una persona non solo sensibile e competente, ma specializzata».

 

Quest’anno, per di più, ha iniziato la prima media: «Compagni nuovi, scuola nuova, insegnanti nuovi. Un cambiamento difficile per tutti, figuriamoci per lui», racconta.

A causa della sua condizione di gravità (tecnicamente, articolo 3 comma 3 della legge 104), Matteo avrebbe diritto a una copertura totale delle ore scolastiche, con un rapporto di uno a uno con l’insegnante di sostegno.

«Ho chiamato il preside una settimana prima dell’inizio della scuola, per accertarmi che fosse tutto a posto e sapere quale insegnante avrebbe seguito mio figlio. Mi è stato detto che Matteo avrebbe avuto 6 ore di sostegno e 8 di assistenza, a fronte delle 20 ore totali che aveva lo scorso anno». Del tutto insoddisfatta, Patrizia ha minacciato di telefonare al provveditorato. «A quel punto, le ore di sostegno sono diventate 8, come fossimo al mercato. Io ho replicato che di ore me ne servono 18. Di lì a poco, il preside mi ha richiamato, dicendo di essere arrivato a 10 ore di assistenza e quindi a 18 complessive». Tutto risolto, ma solo in teoria: «Il giorno prima dell’inizio della scuola, il preside mi chiama nuovamente, per comunicarmi che Matteo non avrebbe avuto, l’indomani, né l’insegnante di sostegno né l’assistente. E che, in verità, l’insegnante di sostegno non l’avrebbe avuto mai, perché erano finiti». Incredula, Patrizia ha chiamato il Provveditorato, che ha confermato la notizia: gli alunni disabili erano più degli insegnanti di sostegno, così a Matteo e ad altri come lui sarebbe stata assegnata un’insegnante normale. Se da Bergamo si scende verso Sud, la situazione non è molto diversa.

L’articolo è disponibile al seguente link: http://www.corriere.it/scuola/14_settembre_19/al-bagno-senza-aiuto-classe-senza-sostegno-l-odissea-disabili-scuola-aeaeb0dc-4003-11e4-a191-c743378ace99.shtml?refresh_rum

 

Punti di vista:

 

La scuola possibile

 

Daniela Boscolo 

 

Dario Janes

 

 

Approfondimenti:

 

- L'odissea dei disabili a scuola

- Diverso da Chi?

 

 

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